lunedì 30 giugno 2014

Recensione: The Leftovers 1x01 - Pilot

Una donna è in una lavanderia, parla al telefono mentre suo figlio di pochi mesi piange in continuazione; non sembra preoccuparsene più di tanto, e una volta finito di fare il bucato, carica il seggiolino del bambino in macchina, mentre lui continua a piangere. Quando la donna sta per avviare il motore, nell'auto cala il silenzio: il bambino è scomparso. Tutto ad un tratto inizia il caos: un ragazzino urla chiamando il padre, due macchine si scontrano, altre persone corrono in aiuto della donna che grida a squarciagola il nome del figlio, di cui non c'è più traccia.
Questo è l'inizio dell'episodio pilota di "The Leftovers", nuova attesissima serie HBO tratta da un libro di Tom Perrotta, che si è occupato anche di scrivere la sceneggiatura della prima puntata insieme allo showrunner della serie, Damon Lindelof (co-creatore di Lost).




La serie, dopo l'incipit, parte da tre anni dopo l'accaduto: il 2% della popolazione mondiale è sparito in quel 14 ottobre; nessuno sa dove siano finiti. Lo show si concentra soprattutto sulle conseguenze dell'avvenimento e su quali sono state le reazioni ad esso collegate.
Il pilot ci presenta alcuni personaggi nel corso dell'episodio: Kevin Garvey, capo della polizia (interpretato da Justin Theroux); la figlia Jill, adolescente problematica; il figlio Tom, membro di un gruppo comandato dal misterioso Wayne; ed una donna, moglie di Kevin.
La donna fa parte di un gruppo che è contro la commemorazione dell'evento; un gruppo nel quale i membri non parlano tra loro, ma comunicano attraverso carta e penna, e che segue e controlla alcune persone. Tra le persone controllate c'è una ragazza (interpretata da Liv Tyler), che deciderà di unirsi alla "setta".




E' difficile andare oltre nel descrivere la trama di un episodio che si concentra molto sull'iniziare a presentarci i personaggi principali, un episodio molto cupo e triste, con alcuni momenti molto forti; sicuramente uno dei pilot più interessanti degli ultimi anni, ma allo stesso tempo uno dei più difficili da digerire, non tanto per la lunghezza (un'ora e dieci) quanto per l'atmosfera tesa che pervade per tutta la puntata.
La mano di Lindelof si fa sentire, soprattutto nei dibattiti tra chi cerca una risposta nella religione e chi è convinto che l'unica via per la verità sia la scienza, e anche nel rapporto problematico tra il padre e i figli.
Personalmente ho molta fiducia nello sceneggiatore; ho amato "Lost" dal primo all'ultimo fotogramma, e il binomio con la HBO può regalarci grandi cose.
Le premesse sono ottime e il pilot non ha deluso le alte aspettative; attendo già con ansia il secondo episodio, sperando soprattutto che continui l'approfondimento sui personaggi e sulle loro storie.

Voto episodio: 8.5/10

domenica 29 giugno 2014

Best of 2013 / 2014 - Migliori Serie (Seconda Parte)

Ieri abbiamo visto la prima parte della classifica delle migliori serie della stagione; ora è il momento di scoprire le prime cinque posizioni.


MIGLIORI SERIE


5. True Detective, HBO
Serie evento del 2014 con due attori famosissimi; Woody Harrelson e il fresco vincitore del premio Oscar Matthew McConaughey. I due non hanno tradito le aspettative, ma in generale la serie è stata una vera sorpresa; a partire dalla sceneggiatura di Nic Pizzolatto, creatore della serie, fino ad arrivare alla regia di Cary Fukunaga, senza dimenticare le straordinarie scenografie. Il pregio maggiore dello show è stato quello di riuscire a mantenere alta la tensione per tutti gli otto episodi, con alcuni momenti di pura angoscia. Da antologia il piano sequenza di otto minuti a termine di "Who Goes There".
Migliori Episodi: 1x04 - Who Goes There, 1x05 - The Secret Fate of All Life



4. Sons of Anarchy, FX
La sesta stagione dello show creato da Kurt Sutter è stata piena di colpi di scena e momenti importanti, ed è stata la perfetta anticipazione per il grande finale che andrà in onda tra pochi mesi. Il lavoro in fase di scrittura non è il solo pregio della serie, che ha visto grandi performance da parte di tutto il cast, a partire da Charlie Hunnam fino ad arrivare alla bravissima Maggie Siff, interprete di una stoica Tara, decisa a dare una svolta definitiva alla vita della sua famiglia.
Migliori Episodi: 6x11 - Aon Rud Persanta, 6x13 - A Mother's Work



3. Hannibal, NBC
Dopo un'ottima prima stagione, la serie creata da Bryan Fuller è riuscita a superarsi, raggiungendo livelli altissimi; fotografia, regia, montaggio, sceneggiatura e scenografie di primo livello, senza dimenticare i due grandi protagonisti, Mads Mikkelsen ed Hugh Dancy, interpreti di due tra i migliori personaggi attualmente presenti in televisione. Scioccante e bellissimo l'episodio finale, "Mizumono".
Migliori Episodi: 2x10 - Naka-Choko, 2x13 - Mizumono



2. Person of Interest, CBS
La fine dell'HR, la minaccia di Vigilance, la scoperta dell'identità di Control, la scalata al potere di Decima e lo scontro tra la Macchina e Samaritan; questi sono stati gli ingredienti della fantastica terza stagione dello show creato da Jonathan Nolan. Il momento cardine è stato però la prima importante perdita del gruppo, che ha dato vita ad un episodio da lasciare a bocca aperta, "The Devil's Share": la puntata perfetta. Ottime prove fornite dal cast, con i sempre più affiatati Michael Emerson e Jim Caviezel, e con un Kevin Chapman da Emmy nell'episodio capolavoro della stagione.
Migliori Episodi: 3x09 - The Crossing, 3x10 - The Devil's Share, 3x23 - Deus Ex Machina



1. Breaking Bad, AMC
La serie dell'anno, la perfetta conclusione per la storia di Walter White. Una stagione che termina un percorso fantastico, che ha portato lo show creato da Vince Gilligan a diventare uno dei più amati e osannati della storia. Il finale ha soddisfatto quasi tutti gli spettatori, ma l'episodio più acclamato è sicuramente "Ozymandias", magnifica puntata che chiude alcuni aspetti della storia. Come già scritto nelle classifiche degli attori, le interpretazioni sono state eccellenti, ma è giusto ricordare una volta di più Bryan Cranston, fantastico protagonista e attore immenso.
Marie, Walter Jr, Skyler, Hank, Jesse e Walt, ci mancherete.
Migliori Episodi: 5x11 - Confessions, 5x14 - Ozymandias, 5x16 - Felina



Termina così la settimana dedicata al meglio ed al peggio della stagione 2013/2014; è stata un'annata eccezionale, sicuramente una delle migliori da molto tempo.


sabato 28 giugno 2014

Best of 2013 / 2014 - Migliori Serie

Dopo aver visto i migliori interpreti della stagione e le peggiori serie (o episodi) andati in onda quest'anno, è il momento di vedere quali sono stati i migliori show.
La classifica è composta da dieci posizioni; tra le serie che non sono entrate nella lista, rimangono fuori per pochissimo Brooklyn Nine-Nine, Penny Dreadful, Fargo ed How I Met Your Mother.
Oggi vedremo le posizioni dalla 10 alla 6.


MIGLIORI SERIE


10. Banshee, Cinemax
La vera sorpresa della stagione: al suo primo anno, "Banshee" non mi aveva colpito molto: tanta adrenalina e poco altro. In questa stagione, invece, è stato fatto un ottimo lavoro sui personaggi, cercando di approfondirli il più possibile, senza snaturare l'animo più action visto nei primi dieci episodi. Con l'aggiunta di alcuni colpi di scena e una trama più ricca, il risultato è stato molto buono. Da segnalare anche la regia e il montaggio, sempre di alto livello.
Migliori Episodi: 2x05 - The Truth About Unicorns, 2x10 - Bullets and Tears



9. Sherlock, BBC One
Terza stagione per la serie che racconta le gesta del leggendario investigatore; una stagione diversa, a tratti più leggera e divertente, che regala però un finale molto teso e cupo, con un cliffhanger che lascia basiti ma allo stesso tempo estasiati. Sempre fantastici Benedict Cumberbatch e Martin Freeman, ai quali si va ad aggiungere Amanda Abbington, interprete di Mary Morstan, promessa sposa di Watson.
La speranza è di non dover aspettare anni per la quarta stagione.
Migliori Episodi: 3x02 - The Sign of Three, 3x03 - His Last Vow



8. Game of Thrones, HBO
Un matrimonio, tanti morti eccellenti ed una grande battaglia; sono stati questi gli ingredienti principali della quarta stagione di "Game of Thrones". Nonostante qualche scelta discutibile a livello di tempistiche, questa è risultata essere la miglior stagione insieme alla prima; con meno storie d'amore improbabili e con più approfondimento dei personaggi, sarebbe potuta essere la migliore in assoluto. Da menzionare la recitazione di gran parte del cast, mai così ad alti livelli.
Migliori Episodi: 4x02 - The Lion and the Rose, 4x06 - The Laws of Gods and Men, 4x09 - The Watchers on the Wall




7. The Killing, AMC
Terza stagione e secondo caso da risolvere per Linden ed Holder, con un omicidio strettamente collegato ad un'indagine svolta in passato dalla detective. Ottima stagione che da il meglio di se alle soglie del finale, con un episodio diretto nientepopodimeno che dal premio Oscar Jonathan Demme. Grandi interpretazioni da parte dei due protagonisti, senza dimenticare il vero fulcro della stagione, il fantastico Peter Sarsgaard.
Migliori Episodi: 3x09 - Reckoning, 3x10 - Six Minutes



6. Louie, FX
Grande comico e sceneggiatore, Louis C.K. ha creato una serie che stagione dopo stagione sorprende e si supera, mixando perfettamente elementi leggeri e parti drammatiche. Anche quest'anno presenti alcune guest star d'eccezione, tra cui Yvonne Strahovski, Jeremy Renner ed Ellen Burstyn. La quinta stagione non è ancora stata confermata, ma la speranza è quella di poter vedere ancora a lungo questa magnifica serie.
Migliori Episodi: 4x03 - So Did the Fat Lady, 4x12 - In The Woods: Part 2, 4x14 - Pamela: Part 3



A domani con le prime cinque posizioni.


News: L'ottava stagione di "Doctor Who" debutterà il 23 agosto

La BBC ha rilasciato un nuovo teaser trailer dell'ottava stagione di "Doctor Who", confermando che la premiere andrà in onda il 23 agosto; l'episodio si intitolerà "Deep Breath".




L'ottava stagione di "Doctor Who" vedrà per la prima volta Peter Capaldi nei panni del Dottore; al suo fianco troveremo Jenna-Louise Coleman, che riprenderà il ruolo di Clara Oswald.




Fonte: TvLine , YouTube


venerdì 27 giugno 2014

Worst of 2013 / 2014 - Il Peggio della Stagione

La stagione televisiva appena conclusa ha avuto molti punti alti ma, purtroppo, anche alcuni bassi. Che sia stata tutta una serie di episodi completamente sbagliati, una scena disastrosa, un finale deludente, ecco le cinque cose peggiori successe in questo anno.


IL PEGGIO DELLA STAGIONE


5. Under the Dome
Serie estiva andata in onda sul canale CBS, tratta da uno dei migliori libri più recenti di Stephen King, "Under the Dome" partiva con ottime premesse: storia intrigante, Dean Norris nel ruolo del cattivo e Brian K. Vaughan (autore della graphic novel Y:The Last Man) in veste di showrunner. Dopo un buon pilot, la serie ha però preso una direzione sbagliata; non tanto perchè si è deciso di prendere le distanze dal libro, quanto perchè non si è riuscito a dare vita ad un personaggio anche solo parzialmente interessante. Non una stagione disastrosa, ma sicuramente la più deludente; la speranza è che riescano a correggere il tiro per l'imminente seconda stagione.



4. The Walking Dead
Dopo il finale di stagione più anticlimatico della storia, "The Walking Dead" ha affrontato la sua annata peggiore: una prima parte incentrata su un'epidemia che è servita solo ad eliminare delle comparse, un finale di metà stagione che riprende la situazione lasciata in sospeso l'anno precedente, ed una seconda metà fatta di noia e personaggi improbabili. Dall'uscita dell'ottimo pilot ad oggi, l'interesse per lo show è scemato in maniera clamorosa; gli ascolti continuano a premiare gli autori, ma la qualità della serie ha raggiunto livelli molto preoccupanti.



3. The Following
Ad oggi, trovare qualcosa peggio di "The Following" è praticamente impossibile; dopo un'orribile prima stagione, per il secondo anno si è deciso di fare ancora peggio, inserendo diverse storyline senza un filo logico, personaggi assurdi eliminati nel giro di pochi episodi, buchi di sceneggiatura enormi e con un livello recitativo mai così basso. Da zero in pagella le performance di Sam Underwood, intreprete dei due gemelli, e di Jessica Stroup, nipote di Ryan saltata fuori dal nulla; imbarazzante la sua "storia d'amore" con Mike. Per quanto riguarda i due attori principali, Kevin Bacon recita solo a tratti, ma la maggior parte del tempo viaggia col pilota automatico; mentre James Purefoy è l'unica nota positiva della stagione, passato da interpretare un cattivo improbabile ad essere la parte più comica dello show: difficile però dire se questo fosse il vero obbiettivo degli autori o un effetto involontario.



2. Gli ultimi tre minuti del finale di "How I Met Your Mother"
Amare una serie, arrivare all'episodio finale con la convinzione che sarebbe stato tutto perfetto, e veder crollare tutto il castello di carte in tre minuti. "Last Forever", doppia puntata arrivata in chiusura di una nona stagione soddisfacente, ha avuto diversi problemi: la scelta di far separare Barney e Robin, dopo che si è deciso di dedicare tutta l'ultima serie di episodi sul loro matrimonio, è stata quanto meno discutibile; l'allontanamento così netto di Robin dal gruppo non quadrava molto con quanto ci era stato raccontato negli anni precedenti, ma ci si poteva passar sopra; Barney, tornato a mettere in atto le mosse del Playbook, che si ritrova ad avere una figlia è stata una svolta rischiosa ma, grazie alla recitazione di Neil Patrick Harris, accettabile; far morire la madre dopo un'attesa di anni è stata una decisione cattiva e triste, ma l'incontro tra Ted e Tracy è stato il coronamento di nove stagioni fantastiche, una scena scritta e recitata perfettamente, grazie alle prove degli ottimi Josh Radnor e Cristin Milioti.
Poi però arrivano i tre minuti finali: i figli, orfani di madre e inizialmente scocciati dal racconto del padre, gli fanno notare che la defunta moglie c'è poco nella storia (ma dai? Forse perchè vi sta raccontando di come l'ha conosciuta, non di quando hanno iniziato a frequentarsi) e che tutto il racconto era una scusa per poter aver il permesso di uscire con la zia Robin, perchè lui in realtà è follemente innamorato di lei. Uno dei dialoghi scritti peggio della storia, un finale girato otto anni fa che, con tutte le svolte e i cambiamenti avvenuti negli anni, risulta essere attaccato a forza, un gesto presuntuoso e ingiustificabile da parte degli autori.
Dopo le innumerevoli critiche, Bays e Thomas, creatori dello scempio, hanno annunciato che nel cofanetto ci sarà un finale alternativo: altra scelta assurda, perchè una volta mandato in onda il finale, devi restare attaccato ad esso, per quanto possa essere stato sbagliato.
Il vero finale, che si chiude con "and that kids, is how I met your mother", è su YouTube dal giorno dopo la messa in onda, senza aver bisogno di comprare un cofanetto.
E' impossibile dimenticare le emozioni, le risate e le lacrime che hanno accompagnato la visione di "How I Met Your Mother"; ma per continuare ad avere un bel ricordo di una delle migliori e più innovative serie degli ultimi anni, basta ricordarsi di spegnere la televisione (o il pc) a tre minuti dalla fine.



1. Dexter
Quattro stagioni ottime, con un finale sconvolgente a coronamento di un percorso fantastico; poi, con il cambio di showrunner, è iniziato un lento declino. La quinta e la sesta stagione sono state deludenti, ma con la settima era tornato un briciolo di speranza per avere un finale quanto meno degno dei primi quattro anni.
Purtroppo non è stato così. L'ultima stagione di "Dexter" ha raggiunto livelli talmente bassi che neanche il più accanito detrattore della serie avrebbe potuto immaginare; un personaggio snaturato, un attore svogliato (Michael C. Hall), una sceneggiatura piena di situazioni assurde e con dei nuovi ingressi nel cast che fanno rabbrividire, su tutti quello che risulterà essere l'ultimo cattivo affrontato dal serial killer più famoso della storia della televisione. Una fine indegna, che rovina una serie che era riuscita a raggiungere livelli altissimi (lo scontro con il Trinity Killer nella quarta stagione è da antologia).
Come per "How I Met Your Mother", per apprezzare la serie bisogna fermarsi prima del finale; ma mentre con la comedy bisogna evitare gli ultimi minuti, con "Dexter" è meglio fare a meno di quattro stagioni.



Domani si ritorna al meglio della stagione, con la prima parte della classifica delle migliori serie dell'anno.

Recensione: Penny Dreadful 1x07 - Possession

L'episodio di una settimana mi aveva fatto pensare che "Penny Dreadful" potesse essere solo un ottimo esercizio di stile e poco altro. In "Possession" abbiamo la conferma definitiva che la serie ha deciso di puntare più sull'approfondimento dei personaggi che sulla storia (la ricerca di Mina); scelta azzeccatissima, data la bravura degli attori coinvolti e grazie alla scrittura sempre ottima di John Logan.




Come in "Closer Than Sisters" la protagonista dell'episodio è Vanessa, ancora posseduta dal demone.
Sarò ripetitivo, ma anche questa volta Eva Green regala una prova da lasciare a bocca aperta; non soltanto nelle scene di possessione, dove senza l'uso di make up riesce ad essere terrificante solo con lo sguardo, ma anche quando, nei brevi momenti di lucidità, in preda alla sofferenza e chiede aiuto ad Ethan Chandler, che è però in realtà l'ennesimo trucco usato dal demone.
Anche l'uso della voce è parte integrante della straordinaria performance dell'attrice: nelle prime scene dell'episodio, è inquietante il passaggio dalla voce fanciullesca usata per imitare una giovane Mina alla voce dura e profonda di Amonet.




"Possession" è interamente ambientato nella casa di Sir Malcom, con i quattro uomini uniti per aiutare Vanessa; da questa situazione nascono una serie di interessanti dialoghi, dai quali traspare soprattutto l'opportunismo e la freddezza del personaggio interpretato da Timothy Dalton, piccoli indizi sul passato di Sembene, le insicurezze e la dipendenze dalla morfina di Frankenstein e la fede di Ethan Chandler; dopo aver chiesto l'intervento di un prete, che non avrà però successo, sarà infatti proprio Chandler ad esorcizzare Vanessa in chiusura di puntata.
Breve momento di leggerezza grazie agli insegnamenti di Ethan al dottor Frankenstein, che chiede lezioni su come usare una pistola; il dottore sembra aver deciso di prepararsi all'eventualità di uccidere la creatura che continua a seguirlo e dargli tormento.
La puntata si chiude con Vanessa che, dopo aver avuto diversi flash di immagini del teatro in cui lavora Calibano, informa Sir Malcom di sapere dove si trova Mina.




L'episodio risulta essere il migliore della stagione insieme al già citato "Closer Than Sisters"; aumenta la curiosità per il finale, in cui scopriremo se il gruppo riuscirà a salvare Mina dalla creatura che l'ha rapita.




Voto episodio: 9.5/10

giovedì 26 giugno 2014

Best of 2013 / 2014 - Migliori Attori Protagonisti

Quarta classifica del best of della stagione televisiva appena terminata, con i cinque migliori attori protagonisti.


MIGLIORI ATTORI PROTAGONISTI


5. Billy Bob Thornton, Lorne Malvo in "Fargo"
Un killer spietato e, a tratti, quasi invincibile; subdolo ed intelligente; questo è Lorne Malvo, personaggio interpretato splendidamente da Billy Bob Thornton. L'attore da però il meglio di se con le altre due identità di Malvo: l'innocuo pastore di una chiesta luterana ed il simpatico dentista. Una performance esilarante ma allo stesso tempo inquietante.



4. Kevin Spacey, Frank Underwood in "House of Cards"
La scalata al potere di Frank Underwood è proseguita nella seconda stagione; manipolatore, sempre con la risposta pronta e, quando necessario, servile. Il genio del male interpretato dal due volte premio Oscar Kevin Spacey è già entrato nella storia della televisione, grazie ad uno dei migliori attori della storia del cinema.



3. Mads Mikkelsen, Hannibal Lecter in "Hannibal"
Un personaggio iconico con alle spalle una delle interpretazioni più osannate della storia del cinema, quella di Anthony Hopkins ne "Il Silenzio degli Innocenti". Ho già parlato della performance di Mikkelsen in questa recensione, ma è giusto sottolineare come la sua sia una prova unica, personale; ha dato vita ad uno psicopatico estremamente intelligente e pacato ma che sa essere, come mostrato nell'episodio finale, un mostro impossibile da fermare. L'attore danese è una delle ragioni della grandezza raggiunta dallo show.



2. Matthew McConaughey, Rust Cohle in "True Detective"
Fresco vincitore del premio Oscar, Matthew McConaughey ha deciso di partecipare, insieme all'amico Woody Harrelson, a "True Detective", serie tv antologica in onda sul canale HBO. Lo show è stato senza dubbio la rivelazione della stagione, grazie soprattutto alla performance di McConaughey; il suo Rust è un'anima persa, ferito da un passato complicato e dedito al lavoro. Nonostante spesso fosse difficile seguire i ragionamenti del personaggio, era impossibile staccare gli occhi dallo schermo davanti ad una prova del genere, il vero punto di forza della serie.



1. Bryan Cranston, Walter White in "Breaking Bad"
La storia di Walter White è arrivata al termine, e Bryan Cranston ha potuto regalarci altri otto episodi con uno dei migliori personaggi di sempre, interpretato da uno dei migliori attori in circolazione.
L'insegnante di chimica diventato il padrone dell'impero della droga, deciso a smettere e godersi i suoi successi, per rendersi però conto che ormai non si può più tornare indietro. Un ruolo immortale per un attore immenso.



Dopo aver elencato le migliori performance della stagione, domani sarà il turno del peggio visto in questo anno di televisione.

mercoledì 25 giugno 2014

Best of 2013 / 2014 - Migliori Attrici Protagoniste

Dopo le classifiche sulle migliori attrici non protagoniste e sui migliori attori non protagonisti, è il turno degli interpreti principali, iniziando dalle migliori performance femminili.



MIGLIORI ATTRICI PROTAGONISTE


5. Robin Wright, Claire Underwood in "House of Cards"
Recitare a fianco di Kevin Spacey non dev'essere cosa da poco; già solo guardandolo sullo schermo, la sua presenza incute una sorta di timore reverenziale. Riuscire a dare una performance ottima quanto quella di uno dei migliori attori di sempre, non è cosa da tutti. Robin Wright quest'anno è stata praticamente perfetta, dando vita insieme a Spacey ad una delle coppie più diaboliche della storia della televisione.



4. Mireille Enos, Sarah Linden in "The Killing"
La terza stagione di "The Killing" è stata la migliore della serie (fin'ora); Linden si è trovata ad affrontare i fantasmi del passato, riprovare a risolvere quel caso che l'ha tormentata per anni. Come per le indagini sull'omicidio di Rosie Larsen, il personaggio continua ad essere imperfetto e quindi vero, a sbagliare e a seguire ogni possibile indizio, dedita al lavoro ma cieca di fronte ad una prova che ha avuto davanti agli occhi per molto tempo. Ennesima grandissima interpretazione di Mireille Enos.



3. Lizzy Caplan, Virgina Johnson in "Masters of Sex"
Una donna con idee all'avanguardia negli anni sessanta e con una grande voglia di imporsi, usando sia il fascino che il cervello. Questo è in breve il ritratto di Virginia Johnson, personaggio con cui viene naturale empatizzare, interpretato splendidamente da Lizzy Caplan, che ha dimostrato una volta per tutte di essere una grande attrice; una delle poche in grado di recitare ad ottimi livelli sia in commedie che in parti drammatiche.



2. Vera Farmiga, Norma Bates in "Bates Motel"
Rivelazione della passata stagione, "Bates Motel" ha parzialmente deluso le aspettative nel suo secondo anno di trasmissione; nonostante alcune trame evitabili, restano le prove fenomenali dei due attori protagonisti, in particolare di Vera Farmiga. Folle e possessiva, dolce e amorevole, e ora anche spaventata da suo figlio, quello che per lei è ancora un bambino ma che sta lentamente diventando un mostro.



1. Eva Green, Vanessa Ives in "Penny Dreadful"
Ho già decantato la performance di Eva Green in tutte le recensioni dedicate a "Penny Dreadful", ma è giusto sottolineare una volta di più che siamo di fronte ad una delle prove migliori della storia; la scena della seduta spiritica nel secondo episodio e la puntata interamente dedicata al suo personaggio sono gli highlights della serie e tra i migliori di tutta l'annata televisiva. Il finale si avvicina, e la speranza è che il cast venga riconfermato per la già annunciata seconda stagione, per poter avere la possibilità di rivedere all'opera quest'attrice meravigliosa.



Domani sarà il turno dei migliori attori protagonisti.

Recensione: True Blood 7x01 - Jesus Gonna Be Here

Con "Jesus Gonna Be Here" è partita la settima ed ultima stagione di "True Blood". Per quanto mi riguarda, la serie ha avuto due ottime annate (la prima e la seconda), per poi iniziare un lento declino, che l'ha portata oggi a reggersi esclusivamente su due o tre personaggi, cosa gravissima per una serie corale.
Perchè questo è "True Blood"; all'inizio la serie raccontava la storia di Sookie Stackhouse e del suo amore impossibile per il vampiro Bill, per poi iniziare a dare sempre più spazio anche gli altri personaggi. Scelta decisamente azzeccata in principio, ma col passare del tempo tutti i protagonisti hanno perso smalto, diventando anche inutili ai fini della trama.
Le premesse per quest' ultima stagione non sono quindi delle migliori, e la premiere non fa altro che confermare ciò.




L'episodio parte dalla scena finale vista un anno fa, con l'arrivo dei vampiri infetti alla festa organizzata al Bellefleur's; lo scontro è serrato, molte persone, tra cui Arlene e la ragazza di Sam, vengono rapite. La fine delle ostilità arriva con un fischio, che chiama in ritirata tutti gli infetti; con la situazione più tranquilla, arriva però una scoperta shock: Tara è morta, anche se con questo personaggio non è mai detta l'ultima parola. Piccolo appunto: nonostante l'odio che ho sempre nutrito nei suoi confronti, risulta essere una scelta sbagliatissima quella di far morire off-screen un personaggio presente già dal primo episodio.




Sam ed Alcide tornano al ristorante, avendo perso le traccie degli assalitori; tutte le persone vengono invitate a tornare nelle proprie case, accompagnate da un vampiro che potrà così difenderli, mentre Jason e Violet e Andy e Bill continueranno le ricerche.
In città c'è però un gruppo di persone che vuole liberarsi dei vampiri, di qualsiasi tipo essi siano; prima vengono allontanati da Violet, e in seguito dallo sceriffo Andy.
Proprio a casa dello sceriffo, Adilyn, l'unica figlia rimasta, viene protetta da Jessica dall'assalto di un vampiro infetto, attirato dall'odore del sangue di fata. Nonostante la ragazza abbia paura della vampira, decide di invitarla in casa per evitare che finisca bruciata per l'arrivo del sole, destino a cui invece va incontro l'infetto.
Scene di breve durata anche per Lafayette, protetto dal ragazzo di Jessica, e per Willa, assegnata alla madre di Tara ed al reverendo Daniels.




Mentre a Bon Temps la guerra è iniziata, ritroviamo Pam a Marrakech, decisa a trovare informazioni su Eric, dato per disperso. Dopo alcuni tentativi, viene indirizzata nel luogo dove presumibilmente si trova il suo creatore.




Verso la fine dell'episodio, scopriamo che i vampiri infetti hanno preso dimora al Fangtasia, ed è lì che tengono prigioniere le persone rapite alla festa, tra cui l'agente Kevin, che viene ucciso davanti agli altri ostaggi.
E in tutto questo, cosa fa Sookie? Poco o nulla, se non scappare da sola dopo l'attacco al ristorante e offendersi per i pensieri degli abitanti di Bon Temps; sono anni che gliene dicono di tutti i colori, ma lei continua ad offendersi come se fosse la prima volta. A coronamento di ciò, a fine episodio parla alla comunità, ammettendo le sue colpe ed offrendo il suo aiuto, essendo esperta di vampiri.




Partenza un pò fiacca per "True Blood"; la speranza è che, negli altri nove episodi, riescano a dare una conclusione quanto meno degna ad una serie che, nonostante i difetti, ha sempre avuto grande successo.

Voto episodio: 6/10



martedì 24 giugno 2014

Best of 2013 / 2014 - Migliori Attori Non Protagonisti

Seconda classifica del best of della stagione televisiva; dopo le migliori attrici non protagoniste, oggi è il turno dei cinque migliori attori non protagonisti.


MIGLIORI ATTORI NON PROTAGONISTI


5. Lamorne Morris, Winston Bishop in "New Girl"
Ogni anno per "New Girl" c'è una rivelazione: al debutto aveva colpito Schmidt, nel secondo anno Nick era inarrestabile, nella terza stagione è stato il turno di Winston; esilarante, innamorato del proprio gatto e con qualche problema nel capire come fare gli scherzi, il personaggio interpretato da Lamorne Morris ha spaccato lo schermo.



4. Ron Perlman, Clay Morrow in "Sons of Anarchy"
In quella che è stata la miglior stagione dello show creato da Kurt Sutter, il vecchio presidente dei Sons of Anarchy Clay Morrow ha passato la maggior parte del tempo in carcere. Nonostante ciò, Ron Perlman è riuscito a dare la sua migliore interpretazione nell'arco della serie, tra il folle monologo durante la messa, le brevi interazioni con Gemma e l'incontro finale con Jax.



3. Peter Sarsgaard, Ray Seward in "The Killing"
Colpevole o innocente? Per tutta la stagione Ray è stato un personaggio ambiguo, incolpevole del crimine di cui è accusato, ma consapevole di aver compiuto scelte sbagliate. Eccezionale Peter Sarsgaard; spezza il cuore la sua performance nell'episodio capolavoro "Six Minutes".



2. Aaron Paul, Jesse Pinkman e Dean Norris, Hank Schrader in "Breaking Bad"
Era impossibile scegliere tra due delle interpretazioni migliori dell'anno; i due vecchi nemici diventati alleati per annientare Walter White. Hank, ferito e arrabbiato per aver avuto sotto il naso l'uomo a cui stava dando la caccia, e Jesse, stanco delle bugie e di vivere una vita violenta. Da applausi la prova di Dean Norris, il vero eroe della serie; straziante la sofferenza trasmessa da Aaron Paul, indimenticabile il suo urlo liberatorio in "Felina".



1. Peter Dinklage, Tyrion Lannister in "Game of Thrones"
Già vincitore di un Emmy per il ruolo di Tyrion, Peter Dinklage è senza dubbio uno dei migliori attori in televisione al momento. Quest'anno, grazie al suo monologo in "The Laws of Gods and Men", meriterebbe un'altra sfilza di premi. Nonostante lo scarso minutaggio riservatogli in alcune puntate di questa stagione, ogni volta che c'è in scena lui non si può far altro che restare a bocca aperta.




Domani sarà il turno della classifica delle cinque migliori attrici protagoniste.


lunedì 23 giugno 2014

Best of 2013 / 2014 - Migliori Attrici Non Protagoniste

La stagione televisiva 2013/2014 giunge ormai al termine, e con l'arrivo delle premiazioni, in particolare gli Emmy, ho pensato di stilare nell'arco della settimana diverse classifiche, che prendono in considerazione il meglio (e il peggio) di questa straordinaria annata televisiva.
Le serie che ho deciso di prendere in considerazione sono andate in onda dal 1 luglio 2013 fino ad oggi; ovviamente includerò solo gli show che ho seguito, lasciando purtroppo fuori alcuni dei favoriti delle prossime premiazioni (come ad esempio Mad Men, Orange is the New Black e The Good Wife).

La prima classifica riguarda le cinque miglior attrici non protagoniste.


MIGLIORI ATTRICI NON PROTAGONISTE



5. Allison Tolman, Molly Solverson in "Fargo"
La rivelazione della stagione; è riuscita a spiccare in un cast di attori affermati e di prim'ordine. La sua Molly è un personaggio forte e determinato, che non si abbatte nonostante l'ottusità e l'incompetenza dei suoi colleghi.



4. Ruth Wilson, Alice Morgan in "Luther"
Nonostante lo scarso minutaggio, quando Alice è sullo schermo la serie ha una marcia in più. La terza e ultima stagione di "Luther" è stata una mezza delusione, ma ha il pregio di averci regalato altre scene in compagnia di uno dei migliori personaggi femminili mai realizzati.



3. Cristin Milioti, Tracy McConnell / The Mother in "How I Met Your Mother"
Interpretare un ruolo iconico non è mai facile, soprattutto quando i fan della serie aspettano il personaggio da otto anni. Cristin Milioti ce l'ha fatta egregiamente; Tracy è entrata nel cuore della maggior parte degli spettatori, e la puntata dedicata interamente alla sua storia è stata la migliore della stagione. Purtroppo gli autori hanno deciso di rovinare tutto proprio sul finale. Ma l'interpretazione di Cristin rimane intatta, perfetta come la sua toccante versione di "La Vie en Rose".



2. Amy Acker, Root in "Person of Interest"
Prima stagione da regular per Root, che da antagonista del gruppo capitanato da Reese e Finch è passata ad esserne il fulcro, grazie al suo rapporto speciale con la Macchina. Grazie alla scrittura perfetta del team di sceneggiatori guidato da Jonathan Nolan ed all'interpretazione di Amy Acker, Root è diventata uno dei migliori personaggi televisivi di sempre.



1. Anna Gunn, Skyler White in "Breaking Bad"
L'ultima stagione di "Breaking Bad" è stata al dir poco perfetta; regia, scrittura e interpretazioni da urlo. Tra le prove attoriali, spicca quella di Anna Gunn; straziante la sua performance in "Ozymandias", da brividi la sua corsa dietro il marito che ha appena portato via la loro bambina. Personaggio non sempre amabile, ma un'attrice fenomenale.



A domani con i migliori attori non protagonisti.


sabato 21 giugno 2014

Recensione: Louie 4x13 - Pamela: Part 2 / 4x14 - Pamela: Part 3

Dopo i due episodi di una settimana fa, "Louie" chiude la stagione con la seconda e la terza parte dedicate al ritorno di Pamela e alla loro relazione.
Infatti, dopo il forzatissimo bacio che concludeva "Pamela: Part 1", Louie riesce a convincere la donna a concedergli un appuntamento vero e proprio. Esilarante la loro visita ad una mostra d'arte, piena di opere nonsense; molto romantica la conclusione dell'uscita, con un picnic a Central Park sotto una pioggia di stelle cadenti. Pamela, restia a mostrare i suoi sentimenti, non può far altro che ammettere che la situazione creata da Louie è perfetta, e finalmente i due si baciano.
Una volta tornati all'appartamento di Louie, Pamela decide di non restare, facendo arrabbiare il comico; dopo una serata perfetta, lei continua a respingerlo e a ferirlo. La donna, pentita per aver esagerato, decide di rimanere, stuzzicando Louie con un imbarazzante scambio di foto.
La mattina seguente, l'uomo riceve la visita delle sue due figlie, che rimangono estasiaste alla vista di Pamela.




L'ultima puntata della stagione si apre con lo smantellamento del soggiorno di Louie da parte di Pamela che, insieme alle figlie dell'uomo, ha deciso di liberarsi delle vecchie cose dell'appartamento.
Glaciale l'incontro tra la coppia e la ex moglie di Louie con il suo compagno; scopriamo però la ragione per cui le figlie dei due sono bianche, bionde e con gli occhi chiari mentre Janet è di colore: la madre della donna era bianca.
Dopo uno spettacolo di stand-up al quale Pamela non ride mai e ad un discorso con un vecchio amico che ha ottenuto grande successo, la serata di Louie è inevitabilmente rovinata, ma grazie all'affetto della donna il comico riesce a sentirsi meglio e, una volta arrivati nell'appartamento di Pamela, pronuncia le fatidiche parole: "I love you".
Pamela lo ringrazia, ma non riesce a rispondere come Louie si sarebbe aspettato, facendolo andar via.
Tornando a casa, Louie riceve una chiamata dalla donna, che lo invita a tornare da lei. Ad attenderlo c'è Pamela nella basca da bagno, situazione già vissuta nelle passate stagioni, ma della quale Louie non ne aveva approfittato. Questa volta l'uomo entra nella vasca, e i due vivono il primo vero momento da coppia.




Termina così la quarta stagione di "Louie", incentrata sul rapporto tra il protagonista e le donne. Una stagione con meno spunti comici rispetto al passato ma più lineare, grazie alla divisione in mini capitoli.
La qualità è rimasta sempre altissima, grazie ad una scrittura perfetta; menzione per le sempre ottime guest star.
"Louie" si conferma come una delle migliori serie in onda, grazie al genio di Louis C.K., non solo un fantastico comico, ma un artista unico ed eccezionale.

Voto 4x13: 9/10
Voto 4x14: 9.5/10
Voto stagione: 9/10