sabato 18 luglio 2015

Serie TV: Hannibal 3x01 / 3x07 - Il Viaggio in Italia e il Rapporto tra Hannibal e Will

La terza stagione di "Hannibal" ha raggiunto un punto cruciale con il settimo episodio, "Digestivo", che chiude tutte le storyline aperte dall'inizio della serie ad oggi, e aprendo la strada per uno degli archi narrativi più famosi collegati al personaggio creato da Thomas Harris.
Ma come sono stati questi primi sette episodi della stagione? Dopo lo sconvolgente finale di un anno fa, con Hannibal in fuga e il destino degli altri personaggi in bilico, le aspettative erano molto alte, e la domanda principale era se lo show sarebbe riuscito a mantenere lo stesso altissimo livello dovendo, per forza di cose, cambiare lo stile della narrazione, buttandosi a capofitto nella trama principale.




La risposta è si, Bryan Fuller ce l'ha fatta: nonostante un inizio difficile, dovendoci mostrare le conseguenze dei fatti di "Mizumono" e, chiaramente, il destino di tutti i personaggi, la serie è riuscita a confermarsi e, in certi casi, addirittura a superarsi, con una messa in scena incredibile, creando, attraverso lo splendido lavoro in fase di regia e dell'uso della fotografia, momenti che rimangono indelebili nella mente dello spettatore, osando come mai nessuno aveva fatto su un canale generalista.
Fuller e il suo team di sceneggiatori hanno infatti continuato sulla strada intrapresa già dal pilot, non mettendo freno alle loro idee ed andando a toccare vette di violenza e contenuti non adatti ad un canale come la NBC, quasi a mò di sfida. La rete del pavone ha alla fine deciso di cancellare la serie, addirittura spostandola anche nel palinsesto ad una giornata morta come il sabato: un destino già scritto da più di un anno, ed una scelta che rischia di privarci di una serie unica nel palinsesto televisivo. Ma di questo, ne parleremo dopo.




Tornando alla trama di questa prima parte di stagione, la scelta di modificare e plasmare le vicende narrate in "Hannibal" (terzo libro della saga e film con protagonisti Anthony Hopkins e Julianne Moore) è stata azzeccatissima, riuscendo, a mio modo di vedere, a superare di gran lunga il materiale originale, confermando, una volta per tutte, come la serie sia l'adattamento migliore delle storie del dottor Lecter.
Le vicende in Italia, nonostante alcune imperfezioni sulle traduzioni e alcune evitabili scelte di casting, hanno dato vita ad episodi capolavoro come "Antipasto", "Contorno" e "Dolce", grazie soprattutto a quella che è un'altra componente fondamentale per la riuscita dello show: le interpretazioni del cast, con un Laurence Fishburne forse mai così bravo nella serie, l'ottimo ingresso di Fortunato Cerlino, interprete di Rinaldo Pazzi, il solito fantastico Hugh Dancy, la bravissima Gillian Anderson e, soprattutto, l'immenso Mads Mikkelsen.




L'attore danese, nel corso di questi sette episodi, è riuscito a mostrarci tutti i lati possibili di Hannibal, facendoci sorridere col suo macabro umorismo durante la cena con il professor Sogliato, sorprendendoci con gli improvvisi momenti di violenza, come nella scena della morte di Pazzi o nel primo episodio, e facendoci commuovere, con l'addio a Will e quell'ultima frase, "I want you to know exactly where I am, and where you can always find me", che chiude il cerchio e mette la ciliegina sulla torta sul vero punto di forza della serie, lo straordinario e complicatissimo rapporto tra i due protagonisti, approfondito alla perfezione nel corso di questi tre anni e rappresentato al meglio, tra dubbi, tradimenti e sentimenti fortissimi dal viaggio di Will in questi sette episodi, con l'apice del primo incontro tra i due dopo i fatti di "Mizumono" in una scena recitata magistralmente.




Parlando di questi sette episodi, è giusto menzionare anche uno dei villain più viscidi e volgari della storia della televisione: un sempre più repellente Mason Verger, quest'anno interpretato dal convincente Joe Anderson, protagonista indiretto di uno dei momenti più scioccanti visti nel corso di queste tre stagioni durante "Digestivo".
A questo proposito, la storia tra Margot e Alana ha lasciato inizialmente perplessi, ma è stata in realtà l'ennesima trovata azzeccata di Fuller, unendo due personaggi che, per motivi diversi, si trovavano in condizioni disperate, contro un nemico comune.




Tornando al discorso della cancellazione da parte della NBC, dal giorno dell'annuncio si susseguono ipotesi e smentite sul possibile proseguimento della serie su un'altra emittente o piattaforma: dal Comic-Con di San Diego abbiamo saputo, tramite le parole di Bryan Fuller, che lo show non continuerà ne su Netflix ne su Amazon, e che, visto l'amore per lo show da parte di tutto il team di "Hannibal", tra sceneggiatori, produttori e attori, non è da escludere la possibilità di un film finale. Lo showrunner ha però aggiunto che l'ultimo episodio di questa stagione potrà funzionare anche come series finale.




Non ci resta quindi che aspettare notizie in merito, ed a prepararci per settimana prossima, con l'inizio della fine e l'arrivo di uno dei nemici più famosi della mitologia di Hannibal: Francis Dolarhyde.

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