giovedì 23 luglio 2015

Serie TV: BoJack Horseman, La Seconda Stagione

Il 17 luglio Netflix ha rilasciato la seconda stagione di "BoJack Horseman", serie animata che segue le vicende di BoJack, cavallo attore tornato alla ribalta grazie alla biografia scritta da Diane Nguyen, ed in procinto di interpretare il ruolo dei suoi sogni, Secretariat.




La prima stagione dello show creato da Raphael Bob-Waksberg, dopo un inizio un pò traballante tipico delle comedy, era riuscita a sorprendere per la capacità di mixare la commedia e il drama in maniera perfetta, andando in profondità nei problemi del protagonista e riuscendo così a regalarci diversi episodi molto intensi ed emozionanti.
L'ottimo lavoro fatto un anno fa dal team di autori viene confermato già dalle scene iniziali della premiere di questa seconda stagione: la sensazione di essere tornati in un posto familiare, rivedere i vari personaggi della serie e rendersi conto di quanto si era sentita la loro mancanza è il segno che lo show ha fatto centro, e da lì in poi non può che essere tutto in discesa.




Ed infatti la seconda stagione di "BoJack Horseman" non solo conferma quanto di buono visto un anno fa, ma riesce anche a superarsi: lo spettatore è ormai abituato al tipo di comicità, quindi le battute funzionano di più, ed il lato drama è ancora più presente, andando sempre più in profondità nell'analizzare i sentimenti ed i problemi dei personaggi, dando vita a diversi momenti toccanti, come con l'episodio dedicato al funerale di Herb e la caccia al tesoro che riunisce il cast di "Horsin' Around", una puntata impreziosita anche dall'uso dei flashback, creando quell'atmosfera malinconica che ha contraddistinto la prima stagione.
Atmosfera che resta sempre viva nell'arco di tutti e dodici gli episodi, non solo per le vicende di BoJack, preso tra un nuovo amore ed i problemi nella realizzazione del film, ma anche per tutti gli altri personaggi: delle varie storyline presenti in questa stagione, spiccano i problemi matrimoniali tra Mr. Peanutbutter e Diane, e le vicende lavorative e sentimentali di Princess Carolyn. La scelta di rendere la serie ancora più corale rispetto ad un anno fa si è rivelata vincente, creando anche con gli altri personaggi una serie di scene ed episodi di grande impatto.




Un anno fa, la serie aveva sorpreso dando il meglio di se con gli ultimi due episodi; con questa seconda stagione, gli autori sono riusciti invece a regalare cinque puntate finali incredibilmente profonde, andando a toccare tutte le corde emozionali possibili, analizzando a fondo i rapporti tra BoJack e gli altri personaggi, da quello con Wanda, nuovo interesse amoroso del protagonista, passando a quello con Todd fino ad arrivare a quello con Mr. Peanutbutter, e dando vita ad alcune scene, e in certi casi ad interi episodi, altamente cinematografici, come ad esempio nella puntata dedicata al game show e quella del viaggio del protagonista verso un possibile happy ending.




Uno dei pregi maggiori della prima stagione dello show era stato quello di creare alcuni fantastici personaggi secondari, pregio confermato anche con i nuovi dodici episodi: su tutti spiccano Vincent Adultman, sempre sinonimo di momenti esilaranti, Character Actress Margo Martindale, ormai una sicurezza quando si tratta di aiutare il protagonista in imprese complicate, e Charlotte, protagonista dell'episodio più bello della stagione e che, già nella breve apparizione di un anno fa, colpisce grazie anche al fantastico lavoro di Olivia Wilde.
A questo proposito, è da elogiare il lavoro di tutto il cast di doppiatori, capitanati da un grande Will Arnett, che meriterebbe qualsiasi riconoscimento per la gamma di emozioni che riesce a trasmettere, senza contare la preziosa aggiunta di diverse famosissime guest star.




"BoJack Horseman" è riuscita quindi a confermarsi ed a superarsi, imponendosi come una delle migliori serie dell'anno.




Migliori episodi: 2x03 - Still Broken , 2x08 - Let's Find Out, 2x11 - Escape from L.A.

Voto stagione: 8/9

sabato 18 luglio 2015

Serie TV: Hannibal 3x01 / 3x07 - Il Viaggio in Italia e il Rapporto tra Hannibal e Will

La terza stagione di "Hannibal" ha raggiunto un punto cruciale con il settimo episodio, "Digestivo", che chiude tutte le storyline aperte dall'inizio della serie ad oggi, e aprendo la strada per uno degli archi narrativi più famosi collegati al personaggio creato da Thomas Harris.
Ma come sono stati questi primi sette episodi della stagione? Dopo lo sconvolgente finale di un anno fa, con Hannibal in fuga e il destino degli altri personaggi in bilico, le aspettative erano molto alte, e la domanda principale era se lo show sarebbe riuscito a mantenere lo stesso altissimo livello dovendo, per forza di cose, cambiare lo stile della narrazione, buttandosi a capofitto nella trama principale.




La risposta è si, Bryan Fuller ce l'ha fatta: nonostante un inizio difficile, dovendoci mostrare le conseguenze dei fatti di "Mizumono" e, chiaramente, il destino di tutti i personaggi, la serie è riuscita a confermarsi e, in certi casi, addirittura a superarsi, con una messa in scena incredibile, creando, attraverso lo splendido lavoro in fase di regia e dell'uso della fotografia, momenti che rimangono indelebili nella mente dello spettatore, osando come mai nessuno aveva fatto su un canale generalista.
Fuller e il suo team di sceneggiatori hanno infatti continuato sulla strada intrapresa già dal pilot, non mettendo freno alle loro idee ed andando a toccare vette di violenza e contenuti non adatti ad un canale come la NBC, quasi a mò di sfida. La rete del pavone ha alla fine deciso di cancellare la serie, addirittura spostandola anche nel palinsesto ad una giornata morta come il sabato: un destino già scritto da più di un anno, ed una scelta che rischia di privarci di una serie unica nel palinsesto televisivo. Ma di questo, ne parleremo dopo.




Tornando alla trama di questa prima parte di stagione, la scelta di modificare e plasmare le vicende narrate in "Hannibal" (terzo libro della saga e film con protagonisti Anthony Hopkins e Julianne Moore) è stata azzeccatissima, riuscendo, a mio modo di vedere, a superare di gran lunga il materiale originale, confermando, una volta per tutte, come la serie sia l'adattamento migliore delle storie del dottor Lecter.
Le vicende in Italia, nonostante alcune imperfezioni sulle traduzioni e alcune evitabili scelte di casting, hanno dato vita ad episodi capolavoro come "Antipasto", "Contorno" e "Dolce", grazie soprattutto a quella che è un'altra componente fondamentale per la riuscita dello show: le interpretazioni del cast, con un Laurence Fishburne forse mai così bravo nella serie, l'ottimo ingresso di Fortunato Cerlino, interprete di Rinaldo Pazzi, il solito fantastico Hugh Dancy, la bravissima Gillian Anderson e, soprattutto, l'immenso Mads Mikkelsen.




L'attore danese, nel corso di questi sette episodi, è riuscito a mostrarci tutti i lati possibili di Hannibal, facendoci sorridere col suo macabro umorismo durante la cena con il professor Sogliato, sorprendendoci con gli improvvisi momenti di violenza, come nella scena della morte di Pazzi o nel primo episodio, e facendoci commuovere, con l'addio a Will e quell'ultima frase, "I want you to know exactly where I am, and where you can always find me", che chiude il cerchio e mette la ciliegina sulla torta sul vero punto di forza della serie, lo straordinario e complicatissimo rapporto tra i due protagonisti, approfondito alla perfezione nel corso di questi tre anni e rappresentato al meglio, tra dubbi, tradimenti e sentimenti fortissimi dal viaggio di Will in questi sette episodi, con l'apice del primo incontro tra i due dopo i fatti di "Mizumono" in una scena recitata magistralmente.




Parlando di questi sette episodi, è giusto menzionare anche uno dei villain più viscidi e volgari della storia della televisione: un sempre più repellente Mason Verger, quest'anno interpretato dal convincente Joe Anderson, protagonista indiretto di uno dei momenti più scioccanti visti nel corso di queste tre stagioni durante "Digestivo".
A questo proposito, la storia tra Margot e Alana ha lasciato inizialmente perplessi, ma è stata in realtà l'ennesima trovata azzeccata di Fuller, unendo due personaggi che, per motivi diversi, si trovavano in condizioni disperate, contro un nemico comune.




Tornando al discorso della cancellazione da parte della NBC, dal giorno dell'annuncio si susseguono ipotesi e smentite sul possibile proseguimento della serie su un'altra emittente o piattaforma: dal Comic-Con di San Diego abbiamo saputo, tramite le parole di Bryan Fuller, che lo show non continuerà ne su Netflix ne su Amazon, e che, visto l'amore per lo show da parte di tutto il team di "Hannibal", tra sceneggiatori, produttori e attori, non è da escludere la possibilità di un film finale. Lo showrunner ha però aggiunto che l'ultimo episodio di questa stagione potrà funzionare anche come series finale.




Non ci resta quindi che aspettare notizie in merito, ed a prepararci per settimana prossima, con l'inizio della fine e l'arrivo di uno dei nemici più famosi della mitologia di Hannibal: Francis Dolarhyde.

venerdì 17 luglio 2015

Emmy 2015: Delusioni e Sorprese nelle Nomination

Dopo aver visto le nomination per l'edizione annuale degli Emmy Awards, provo a dire la mia su quali sono state le esclusioni più clamorose e le più grandi sorprese, positive e, soprattutto, negative.




La serie che ha ottenuto più nomination è stata "Game of Thrones", con la bellezza di 24 candidature; partendo dal presupposto che la realizzazione tecnica della serie targata HBO non è mai stata e mai sarà in discussione, è piuttosto paradossale che, a detta di molti, nella stagione peggiore del suo cammino, lo show ottenga un così alto numero di candidature.
Lasciando quindi da parte quelle più tecniche, i dubbi maggiori sono sulla scelta dell'Academy di preferire la regia di "Unbowed, Unbent, Unbroken", probabilmente uno dei peggiori episodi dell'intera serie, con l'orribile combattimento tra Jaime, Bronn e le Sand Snakes, a quella straordinaria di "Hardhome", uno dei punti più alti raggiunti dallo show; per quanto riguarda invece le nomination attoriali, sono comprensibili le nomination a Lena Headey e Peter Dinklage (anche se in una stagione da assoluto comprimario non è riuscito ad imporsi come in passato), mentre, alla luce anche di alcune esclusioni eccellenti, lascia piuttosto basiti la presenza di Emilia Clarke: c'è veramente qualcuno che ritiene la sua performance migliore rispetto a quella di Carrie Coon (The Leftovers)?




Rimanendo sui grandi esclusi, chiaramente l'assenza più clamorosa è quella di Eva Green, che non solo ha dimostrato di meritare la nomination, ma che avrebbe dovuto vincere a mani basse; abbastanza sorprendente anche la mancata candidatura a Gael Garcia Bernal in una categoria che conta addirittura 7 nominati, mentre la speranza di un riconoscimento per le prove attoriali viste nell'ultima stagione di "Sons of Anarchy", in particolare per quella di Charlie Hunnam, si è rivelata vana.




Nelle categorie delle migliori serie, sorprende l'assenza di "Daredevil", snobbata a favore delle ormai abitudinarie "Downton Abbey" e "House of Cards", che nella sua annata peggiore è riuscita comunque ad ottenere le candidature più importanti; mentre incredibilmente tra le comedy spicca l'assenza di "The Big Bang Theory" che, dopo anni di immeritate nomination, viene lasciata fuori proprio nella stagione che ha fatto segnare un leggero miglioramento, insieme al suo attore protagonista, Jim Parsons, sempre ottimo nella parte di Sheldon Cooper ma eccessivamente idolatrato durante le ultime edizioni degli Emmy.
Non sorprendono più invece le 19 nomination ad "American Horror Story", che è ormai diventato ufficialmente lo show più sopravvalutato della storia.




Tra i pochi aspetti positivi di queste candidature agli Emmy, ci sono la presenza di Uzo Aduba tra le migliori attrici non protagoniste in una serie drama; le 5 nomination a "Louie", con in aggiunta altre tre nomination a Louis C.K. per la sua presenza al "Saturday Night Live" e per il suo speciale "Live at the Comedy Store"; le due candidature per Bob Odenkirk e Jonathan Banks di "Better Call Saul"; e le 6 nomination per "The Jinx".




Ora non resta che aspettare il 12 e il 20 settembre, giorni delle premiazioni.

Serie TV: Le Nomination per gli Emmy 2015

Ieri pomeriggio sono state annunciate le nomination per la 67esima edizione degli Emmy Awards; la cerimonia di premiazione verrà condotta da Andy Samberg e si terrà il 20 settembre, mentre 8 giorni prima sarà il turno dei Creative Arts Primetime Emmys.
Tornando alle nomination, come al solito ci sono state molto sorprese. Qui di seguito la lista delle categorie maggiori, mentre a questo indirizzo è possibile consultare anche le altre nomination.


MIGLIOR SERIE DRAMA
Better Call Saul
Downton Abbey
Game of Thrones
Homeland
House of Cards
Mad Men
Orange Is The New Black


MIGLIOR SERIE COMEDY
Louie
Modern Family
Parks and Recreation
Silicon Valley
Transparent
Unbreakable Kimmy Schmidt
Veep


MIGLIOR MINISERIE
American Crime
American Horror Story: Freak Show
Olive Kitteridge
The Honorable Woman
Wolf Hall


MIGLIOR FILM TELEVISIVO
Agatha Christie’s Poirot: Curtain, Poirot’s Last Case
Bessie
Grace Of Monaco
Hello Ladies: The Movie
Killing Jesus
Nightingale


MIGLIOR ATTORE PROTAGONISTA IN UNA SERIE DRAMA
Bob Odenkirk — Better Call Saul
Kyle Chandler — Bloodline
Kevin Spacey — House of Cards
Jon Hamm — Mad Men
Liev Schreiber — Ray Donovan
Jeff Daniels — The Newsroom


MIGLIOR ATTRICE PROTAGONISTA IN UNA SERIE DRAMA
Taraji P. Henson — Empire
Claire Danes — Homeland
Robin Wright — House of Cards
Viola Davis — How To Get Away With Murder
Elisabeth Moss — Mad Men
Tatiana Maslany — Orphan Black


MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA IN UNA SERIE DRAMA
Jonathan Banks — Better Call Saul
Ben Mendelsohn — Bloodline
Jim Carter — Downton Abbey
Peter Dinklage — Game of Thrones
Michael Kelly — House of Cards
Alan Cumming — The Good Wife


MIGLIOR ATTRICE NON PROTAGONISTA IN UNA SERIE DRAMA
Joanne Froggatt — Downton Abbey
Lena Headey — Game of Thrones
Emilia Clarke — Game of Thrones
Christina Hendricks — Mad Men
Uzo Aduba — Orange Is The New Black
Christine Baranski — The Good Wife


MIGLIOR ATTORE PROTAGONISTA IN UNA SERIE COMEDY
Anthony Anderson — black-ish
Matt LeBlanc — Episodes
Don Cheadle — House of Lies
Louis C.K. — Louie
William H. Macy — Shameless
Will Forte — The Last Man On Earth
Jeffrey Tambor — Transparent


MIGLIOR ATTRICE PROTAGONISTA IN UNA SERIE COMEDY
Lily Tomlin — Grace And Frankie
Amy Schumer — Inside Amy Schumer
Edie Falco — Nurse Jackie
Amy Poehler — Parks And Recreation
Lisa Kudrow — The Comeback
Julia Louis-Dreyfus — Veep


MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA IN UNA SERIE COMEDY
Andre Braugher — Brooklyn Nine-Nine
Adam Driver — Girls
Keegan-Michael Key — Key & Peele
Ty Burrell — Modern Family
Tituss Burgess — Unbreakable Kimmy Schmidt
Tony Hale — Veep


MIGLIOR ATTRICE NON PROTAGONISTA IN UNA SERIE COMEDY
Niecy Nash — Getting On
Julie Bowen — Modern Family
Allison Janney — Mom
Kate McKinnon — Saturday Night Live
Mayim Bialik — The Big Bang Theory
Gaby Hoffmann — Transparent
Jane Krakowski — Unbreakable Kimmy Schmidt
Anna Chlumsky — Veep


MIGLIOR ATTORE PROTAGONISTA IN UNA MINISERIE O FILM TV
Timothy Hutton — American Crime
Ricky Gervais — Derek
Adrien Brody — Houdini
David Oyelowo — Nightingale
Richard Jenkins — Olive Kitteridge
Mark Rylance — Wolf Hall


MIGLIOR ATTRICE PROTAGONISTA IN UNA MINISERIE O FILM TV
Felicity Huffman — American Crime
Jessica Lange — American Horror Story: Freak Show
Queen Latifah — Bessie
Frances McDormand — Olive Kitteridge
Emma Thompson — Sweeney Todd: The Demon Barber Of Fleet Street
Maggie Gyllenhaal — The Honorable Woman


MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA IN UNA MINISERIE O FILM TV
Richard Cabral — American Crime
Denis O’Hare — American Horror Story: Freak Show
Finn Wittrock — American Horror Story: Freak Show
Michael Kenneth Williams — Bessie
Bill Murray — Olive Kitteridge
Damian Lewis — Wolf Hall


MIGLIOR ATTRICE NON PROTAGONISTA IN UNA MINISERIE O FILM TV
Regina King — American Crime
Sarah Paulson — American Horror Story: Freak Show
Angela Bassett — American Horror Story: Freak Show
Kathy Bates — American Horror Story: Freak Show
Mo’Nique — Bessie
Zoe Kazan — Olive Kitteridge


MIGLIOR REGIA PER UNA SERIE DRAMA
Boardwalk Empire (Eldorado) — Tim Van Patten
Game Of Thrones (Unbowed, Unbent, Unbroken) — Jeremy Podeswa
Game Of Thrones (Mother’s Mercy) — David Nutter
Homeland (From A To B And Back Again) — Lesli Linka Glatter
The Knick (Method And Madness) — Steven Soderbergh


MIGLIOR REGIA PER UNA SERIE COMEDY
Louie (Sleepover) — Louis C.K.
Silicon Valley (Sand Hill Shuffle) — Mike Judge
The Last Man on Earth (Alive In Tucson) — Phil Lord, Christopher Miller
Transparent (Best New Girl) — Jill Soloway
Veep (Testimony) — Armando Iannucci


MIGLIOR REGIA PER UNA MINISERIE O FILM TV
American Horror Story: Freak Show (Monsters Among Us) — Ryan Murphy
Bessie — Dee Rees
Houdini — Uli Edel
Olive Kitteridge — Lisa Cholodenko
The Honorable Woman — Hugo Blick
The Missing — Tom Shankland
Wolf Hall — Peter Kosminsky


MIGLIOR SCENEGGIATURA PER UNA SERIE DRAMA
Better Call Saul (Five-O) — Gordon Smith
Game Of Thrones (Mother’s Mercy) — David Benioff, D.B. Weiss
Mad Men (Lost Horizon) — Semi Chellas, Matthew Weiner
Mad Men (Person To Person) — Matthew Weiner
The Americans (Do Mail Robots Dream Of Electric Sheep?) — Joshua Brand


MIGLIOR SCENEGGIATURA PER UNA SERIE COMEDY
Episodes (Episode 409) — David Crane, Jeffrey Klarik
Louie (Bobby’s House) — Louis C.K.
Silicon Valley (Two Days Of The Condor) — Alec Berg
The Last Man on Earth (Alive In Tucson) — Will Forte
Transparent (Pilot) — Jill Soloway
Veep (Election Night) — Simon Blackwell, Armando Iannucci, Tony Roche


MIGLIOR SCENEGGIATURA PER UNA MINISERIE O FILM TV
American Crime (Episode One) — John Ridley
Bessie — Dee Rees, Christopher Cleveland, Bettina Gilois, Horton Foote
Hello Ladies: The Movie — Stephen Merchant, Gene Stupnitsky, Lee Eisenberg
Olive Kitteridge — Jane Anderson
The Honorable Woman — Hugo Blick
Wolf Hall — Peter Straughan


Fonte: Emmys

mercoledì 15 luglio 2015

Comic-Con 2015: Prime anticipazioni di "Ash vs. Evil Dead"

L'edizione di quest'anno del Comic-Con di San Diego è giunta al termine, tra anteprime di nuove serie e film in arrivo nei prossimi mesi e notizie riguardanti show già in onda.
Tra i panel più attesi c'era sicuramente quello del nuovo show targato Starz, "Ash vs. Evil Dead", che vede il ritorno dell'amato personaggio interpretato da Bruce Campbell dopo gli eventi di "Army of Darkness".
Erano presenti al panel lo showrunner Craig DiGregorio, Ivan e Sam Raimi, Lucy Lawless e, naturalmente, Bruce Campbell, che con il suo carisma e la sua simpatia ha catturato tutte le attenzioni del pubblico.
Da questo panel sono trapelate le prime informazioni e alcune ipotesi su un eventuale proseguimento; ecco quindi le più interessanti notizie su "Ash vs. Evil Dead", con qualche potenziale spoiler.




Quanto tempo è passato da "Army of Darkness" ed il tono dello show
La serie è ambientata circa trent'anni dopo gli eventi del terzo film della saga ma, nonostante il tempo passato, Ash è rimasto sempre lo stesso. La serie avrà un tono simile a "Evil Dead 2", un misto tra il lato più horror del primo film e la comicità del terzo ma, come in "Army of Darkness", si concentrerà soprattutto sul protagonista. Inoltre, la scelta di collaborare con Starz ha dato la possibilità al team di sceneggiatori e di registi, tra cui Sam Raimi (in cabina di regia per il pilot), di mantenere intatto lo spirito della saga, potendo così mostrare tutta la violenza e i litri di sangue che sono elementi chiave dei film, e avendo la possibilità di sbizzarrirsi con le famose frasi ad effetto tipiche di Ash.




Il ruolo di Lucy Lawless e la possibilità di vedere Ted Raimi
C'erano diversi dubbi su quale potesse essere il ruolo dell'attrice conosciuta ai più come Xena, e dal panel scopriamo che il suo personaggio potrebbe avere un collegamento diretto al secondo film della trilogia, chiamandosi infatti Ruby Knowby, cognome del professore che per primo ha recitato la formula e della co-protagonista del film. L'unica cosa certa è che inizialmente il rapporto tra Ruby ed Ash sarà piuttosto burrascoso, essendo la prima alla caccia del nostro eroe.
Tra le varie domande del pubblico, ce n'è stata una anche sulla presenza o meno di Ted Raimi: Sam ha confermato che purtroppo il fratello non sarà presente nella prima stagione, ma che, in caso di rinnovo, ci saranno buone possibilità di vederlo.




Il proseguimento dopo la prima stagione ed un'idea per il ritorno al cinema
Sam Raimi si è detto entusiasta all'idea di poter proseguire oltre la prima stagione e che sicuramente tornerebbe a dirigere alcuni episodi; Bruce Campbell ha invece chiesto al pubblico presente in sala quante stagioni vorrebbero vedere: sembra che il numero 5 sia stato quello più apprezzato dall'attore, che ha poi affermato che, fin quando i fan vorranno continuare a vedere le avventure di Ash, lo show andrà avanti.
Ad una domanda sugli eventuali sviluppi della trama e sulla possibilità di tornare a raccontare le gesta di Ash al cinema, Sam Raimi ha accennato ad una possibilità su cui però stanno ancora lavorando: l'idea sarebbe quella di fare un crossover con il film del 2013 di Fede Alvarez, andando così a formare un duo nella lotta contro il male, Ash e Mia, la protagonista interpretata da Jane Levy.




Il debutto di "Ash vs. Evil Dead" è previsto per il 31 ottobre: quale giorno migliore per lanciare la serie che tutti i fan dell'horror stanno aspettando?
La prima stagione sarà composta da 10 episodi della durata di 30 minuti. Qui di seguito è possibile vedere l'intero panel, con anche il primo trailer della serie.



Fonte: YouTube

sabato 11 luglio 2015

Best of 2014 / 2015 - Le Migliori Serie

E' arrivato il momento per la quinta ed ultima classifica che racchiude il meglio di quanto visto in televisione tra il luglio 2014 e il giugno 2015. Dopo aver elencato i migliori attori e le migliori attrici, vediamo ora quali sono state le dieci migliori serie della stagione: tra gli show che restano fuori dalla classifica, vale la pena menzionare Orange is the New Black, Sense8, Vikings e Person of Interest.
Qui la prima e la seconda parte della classifica dello scorso anno.


MIGLIORI SERIE


10. Better Call Saul (AMC)
Era la serie più attesa dell'anno ed è riuscita a non deludere le aspettative, grazie soprattutto alle ottime prove di Bob Odenkirk e Jonathan Banks, e ai vari richiami, soprattutto a livello registico, alla serie madre. Nonostante alcuni personaggi secondari poco incisivi, una buona prima stagione.
Migliori episodi: 1x06 - Five-O, 1x09 - Pimento



9. The Newsroom (HBO)
Meno storie di cronaca e più dinamiche tra i personaggi, una scelta perfetta da parte di Aaron Sorkin che ci regala una conclusione dolce amara, ma a suo modo perfetta, per lo show, con grandi performance da parte del cast e la sempre ottima scrittura.
Migliori episodi: 3x05 - Oh Shenandoah, 3x06 - What Kind of Day Has It Been



8. Louie (FX)
Louis C.K. è ormai una garanzia: sia quando decide di creare una vera e propria trama come un anno fa, sia quando torna a raccontare momenti di vita ed esperienze personali come in questa stagione, il comico americano riesce sempre a mettere in scena momenti memorabili, tra risate, scene drammatiche ed una puntata onirica a la David Lynch che resterà nella storia delle comedy. Semplicemente un genio.
Migliori episodi: 5x02 - A La Carte, 5x05 - Untitled



7. Daredevil (Netflix)
Una delle sorprese migliori dell'anno, uno show che rende giustizia ad un fantastico personaggio e che riesce a distinguersi non solo dalle altre serie di supereroi attualmente in onda, ma anche da quell'universo cinematografico di cui potrebbe entrare a far parte in futuro, cioè quello della Marvel: "Daredevil" è infatti uno show molto più dark rispetto agli standard dei film, più vicino alla trilogia di Batman firmata da Nolan che alla saga degli Avengers. Grande merito va anche dato a Netflix, che riesce a dare al prodotto e, più direttamente, agli autori una libertà stilistica e di contenuti che su un canale generalista non avrebbe mai potuto avere. Il primo passo per una nuova ed interessante saga supereroistica.
Migliori episodi: 1x02 - Cut Man , 1x06 - Condemned



6. The Leftovers (HBO)
La nuova serie di Damon Lindelof non ha avuto vita facile nella sua prima stagione, con tante critiche ingenerose da parte dei detrattori di "Lost" che hanno ormai preso in antipatia lo showrunner. La verità è che, nonostante alcuni chiari difetti e diverse incertezze nelle prime puntate, la serie è riuscita a catturare, a sorprendere ed a colpire come pochi altri show hanno fatto quest'anno, con puntate molto intense e ottime prove attoriali.
Migliori episodi: 1x03 - Two Boats and a Helicopter, 1x08 - Cairo




5. Utopia (Channel 4)
Una delle più grandi soddisfazioni di questa stagione televisiva ed anche, purtroppo, la più cocente delusione, con la decisione di Channel 4 di non rinnovare la serie. Nonostante un finale che lascia aperte diverse questioni, la seconda stagione di "Utopia" ha confermato quanto di buono visto nel primo anno, riuscendo però a colpire maggiormente, grazie anche ad alcuni colpi di scena e ad una trama più incisiva. E' un vero peccato che una delle serie visivamente più belle in circolazione non possa andare avanti, sperando nella buona riuscita del remake americano firmato David Fincher.
Migliori episodi: 2x01 - Episode 1, 2x05 - Episode 5



4. Penny Dreadful (Showtime)
Nonostante un paio di episodi fin troppo statici nella parte centrale della stagione, "Penny Dreadful" è riuscita a superare il seppur ottimo esordio di un anno fa grazie ad una serie di puntate semplicemente perfette, culminate con il bellissimo e tristissimo finale. Una serie che sicuramente non si distingue per gli intrecci della trama, ma che è riuscita, come nessun altro show al momento in onda, a dar vita a dei personaggi meravigliosi, dalla protagonista indiscussa Vanessa fino a personaggi solo apparentemente marginali come Sembene e Mr. Lyle, grazie anche ad un cast che rasenta la perfezione.
Migliori episodi: 2x09 - And Hell Itself My Only Foe, 2x10 - And They Were Enemies



3. The Killing (Netflix)
Tra alti e bassi, cancellazioni e passaggi ad altri network, il viaggio di Linden ed Holder si è concluso, con un ultimo caso da risolvere e i tormenti dei fantasmi del passato. Una stagione breve che ha dato l'opportunità di concentrarsi molto sui due protagonisti senza dover tergiversare troppo con le indagini, con alcuni richiami alle stagioni precedenti ed un finale perfetto.
Migliori episodi: 4x05 - Truth Asunder, 4x06 - Eden



2. Banshee (Cinemax)
Dopo un più che discreto debutto ed una buonissima seconda stagione, "Banshee" riesce a superarsi ancora una volta con dieci episodi al cardiopalma, tra combattimenti coreografati alla perfezione, rapine, un nuovo, interessantissimo personaggio e una faida che ha colpito profondamente il protagonista e la cittadina. Senza dimenticare la fantastica crescita di tutti i personaggi, ed alcune prove attoriali di ottimo livello.
Migliori episodi: 3x05 - Tribal, 3x09 - Even God Doesn't Know What to Make of You



1. The Jinx: The Life and Deaths of Robert Durst (HBO)
Quando la realtà supera la finzione: il documentario in sei episodi di Robert Jarecki ha colpito e scioccato, un'adrenalinica e spaventosa ricostruzione dei fatti attraverso interviste, immagini di repertorio e la presenza agghiacciante di Robert Durst, accusato di un omicidio e principale sospettato di altri due, tra cui quello di sua moglie. Il taglio cinematografico ha conferito maggior spessore alla serie ma, in certi casi, anche solo un'espressione, un tic, o una frase detta parlando tra se e se possono lasciare il segno nella storia della televisione.
Migliori episodi: 1x05 - Part 5, 1x06 - Part 6


giovedì 9 luglio 2015

Best of 2014 / 2015 - Migliori Attori Protagonisti

Nuova classifica per il best of della stagione televisiva 2014/2015: dopo aver visto le migliori performance tra i non protagonisti e delle migliori attrici protagoniste, oggi è il turno delle cinque migliori interpretazioni maschili tra i protagonisti. Qui la classifica dello scorso anno.


MIGLIORI ATTORI PROTAGONISTI


5. Gael Garcìa Bernal, Rodrigo in "Mozart in the Jungle"
Esilarante nel suo essere un genio completamente folle, tra prove d'orchestra all'aperto, una complicata storia d'amore alle spalle, ed il bellissimo rapporto con l'altra protagonista dello show, Hailey (o come direbbe il maestro, Hailai). Un grande Gael Garcìa Bernal che, nonostante le molte particolarità del personaggio, è riuscito a non esagerare mai, dando un'ottima interpretazione.



4. Travis Fimmel, Ragnar Lothbrok in "Vikings"
In una stagione passata quasi in un ruolo da comprimario, Travis Fimmel ha dimostrato ancora una volta la sua bravura, dando volto ad un Ragnar sempre più combattuto, tra la sua voglia di sapere e di conquistare e la disapprovazione del suo popolo. Il suo carisma e la presenza scenica lo rendono uno dei migliori attori nel panorama televisivo attuale.



3. Freddie Highmore, Norman Bates in "Bates Motel"
La trasformazione è avvenuta: lo sdoppiamento della personalità di Norman si è fatto sempre più forte in questa stagione, dando così la possibilità a Freddie Highmore di poter dare il meglio di se, soprattutto ora che è iniziata la parte più delicata dello show per il suo personaggio. E' già cult la prima scena in cui vediamo Norman/Norma in camicia da notte.



2. Bob Odenkirk, Jimmy McGill in "Better Call Saul"
Uno dei dubbi principali sullo spin-off di "Breaking Bad" era collegato alla capacità di Bob Odenkirk di reggere da solo il peso dello show. L'interprete di Jimmy McGill aka Saul Goodman ha fugato ogni perplessità, con una performance al dir poco perfetta, tra scene comiche tipiche del personaggio e momenti drammatici, in cui l'attore ha dato il meglio di se.



1. Charlie Hunnam, Jax Teller in "Sons of Anarchy"
Come già successo in passato ad altri protagonisti di show importanti, Charlie Hunnam ha dato il meglio di se nell'ultima stagione di "Sons of Anarchy", regalandoci l'interpretazione della vita: una performance sentita, potente, commovente, che ha raggiunto l'apice in "Suits of Woe", in un susseguirsi di scene intense e da brividi. Quasi sicuramente non vincerà l'Emmy, ma già ottenere la nomination sarebbe un giusto riconoscimento per un attore che, anche per la difficoltà dell'accento, è migliorato sensibilmente anno dopo anno, arrivando ad un apice che pochi attori in televisione possono dire di aver raggiunto.



mercoledì 8 luglio 2015

Best of 2014 / 2015 - Migliori Attrici Protagoniste

Terza classifica che racchiude il meglio della stagione televisiva 2014/2015: dopo aver visto le due categorie dei non protagonisti, oggi è il turno delle migliori attrici protagonisti. Qui è possibile vedere la classifica dell'anno scorso.


MIGLIORI ATTRICI PROTAGONISTE


5. Taylor Schilling, Piper Chapman in "Orange is the New Black"
La terza stagione dello show creato da Jenji Kohan è stata piena di alti e bassi per la protagonista e per la sua interprete, Taylor Schilling, con delle ottime prove nei primi episodi e delle performance comunque convincenti sul finale, nonostante una sceneggiatura più debole rispetto agli standard dello show. Il suo monologo per convincere le altre detenute ad unirsi al suo business e la scena nella classe di recitazione con Alex restano tra i momenti migliori della stagione.



4. Olivia Colman, Ellie Miller in "Broadchurch"
Nonostante una stagione deludente, Olivia Colman è riuscita a confermare l'ottima performance data durante il primo anno dello show, riuscendo a combinare alla perfezione momenti più leggeri a scene altamente drammatiche.



3. Vera Farmiga, Norma Bates in "Bates Motel"
In quella che è stata la miglior stagione dello show in onda su A&E, Vera Farmiga ha dato prova, per l'ennesima volta, della sua straordinaria bravura, grazie anche ad un episodio quasi interamente dedicato al suo personaggio, agli ormai sempre più frequenti sdoppiamenti di Norman e alle molte scene drammatiche, su tutte la riappacificazione con Caleb.



2. Robin Wright, Claire Underwood in "House of Cards"
Nella classifica di un anno fa, avevo lodato la performance di Robin Wright e il suo esser riuscita a tener testa ad uno degli attori migliori della storia, Kevin Spacey. E' giusto ammettere che in questa stagione il personaggio di Frank ha subito una brutta involuzione, perdendo parte del suo fascino, ma questo non toglie che Robin Wright è riuscita nell'impresa di mettere in ombra il due volte premio Oscar, riuscendo sempre a rubare la scena.



1. Eva Green, Vanessa Ives in "Penny Dreadful"
Dopo aver conquistato il primo posto nella classifica di un anno fa, Eva Green si ripete, regalandoci un'altra interpretazione fantastica, mostrandoci il lato più vulnerabile di Vanessa, tra desideri nascosti di una vita normale ed un passato tormentato, ma riuscendo comunque ad imporre la sua grande forza, come nell'episodio finale, con una performance perfetta e terrificante, un richiamo alla scena ormai cult della seduta spiritica, confermando così di essere la migliore attrice del panorama televisivo.


martedì 7 luglio 2015

Best of 2014 / 2015 - Migliori Attori Non Protagonisti

Dopo aver visto quali sono state le migliori performance tra le attrici non protagoniste, è ora il turno dei migliori attori non protagonisti. Qui la classifica dello scorso anno.


MIGLIORI ATTORI NON PROTAGONISTI


5. Andre Braugher, Captain Raymond Holt in "Brooklyn Nine-Nine"
Già nella prima stagione, Andre Braugher aveva mostrato un'innata predisposizione per la commedia, e nel secondo anno si è confermato, riuscendo a regalare momenti esilaranti ed inaspettati (Halloween!), mantenendo sempre la sua espressione glaciale, e riuscendo a commuovere nell'ultimo episodio.



4. Vincent D'Onofrio, Wilson Fisk in "Daredevil"
Il merito del grande successo di "Daredevil", serie rivelazione dell'anno, va anche attribuito alla ottima interpretazione di Vincent D'Onofrio, un villain atipico, molto pacato e restio a mostrarsi in pubblico, ma capace anche di terribili atti di violenza figli di un'infanzia al dir poco complicata. Gli incontri tra il suo personaggio e l'eroe della serie restano tra i momenti migliori di questa annata televisiva.



3. Rory Kinnear, John Clare in "Penny Dreadful"
Dopo un inizio da villain e i primi tentativi di umanizzarsi, questa stagione sembrava promettere dei momenti di felicità per la Creatura, che ha però dovuto fare i conti, ancora una volta, con il suo aspetto. Un'interpretazione toccante e di altissimo livello di Rory Kinnear che, grazie anche all'ottima scrittura degli autori, è riuscito a farci empatizzare con John Clare, e anche a tifare per lui negli ultimi episodi della stagione.



2. Theo Rossi, Juice e Jimmy Smits, Nero Padilla in "Sons of Anarchy"
Come scritto ieri per Katey Sagal, l'ultima stagione di "Sons of Anarchy" ha regalato delle performance fantastiche, ed in questo caso era impossibile scegliere tra due delle interpretazioni più intense dell'anno: da una parte Theo Rossi, che ha dato vita ad un personaggio stanco di mentire e di nascondersi, con l'apice dell'incontro con Jax e la rivelazione che tutti aspettavano, e dall'altra Jimmy Smits, interprete di uno dei pochi personaggi realmente positivi dello show, ed anche lui protagonista di una scena fantastica nell'episodio capolavoro "Suits of Woe", in cui solo con le espressioni è riuscito a mostrare il dolore provato dal personaggio.



1. Jonathan Banks, Mike Ehrmantraut in "Better Call Saul"
Il vero punto di forza della positiva prima stagione dello spin-off di "Breaking Bad" sono state le interpretazioni dei due attori provenienti dalla serie madre: Jonathan Banks ha continuato l'ottimo lavoro fatto sul personaggio di Mike, riuscendo a superarsi nell'episodio dedicato al passato dell'ex poliziotto, grazie ad un'interpretazione toccante ed intensa.



lunedì 6 luglio 2015

Best of 2014 / 2015 - Migliori Attrici Non Protagoniste

La stagione televisiva è giunta al termine e, come un anno fa, in concomitanza con i primi premi e le imminenti nomination per gli Emmy, ho deciso di stilare alcune classifiche, elencando le performance attoriali e le serie che ho preferito nel lasso di tempo che va dal 1 luglio 2014 ad oggi (escludendo le stagioni iniziate da poco, come Hannibal e True Detective, o non ancora terminate).
Oggi è il turno delle migliori attrici non protagoniste (qui i primi cinque posti dell'anno passato).


MIGLIORI ATTRICI NON PROTAGONISTE


5. Ann Dowd, Patti Levin in "The Leftovers"
Passare più di metà stagione senza poter proferir parola, utilizzando solo la gestualità e le espressioni del viso, per poi regalarci uno dei momenti più intensi visti durante la stagione televisiva, con il faccia a faccia tra Patti e Kevin. Un'interpretazione magistrale da parte di Ann Dowd.



4. Billie Piper, Lily in "Penny Dreadful"
Dopo gli eventi della scorsa stagione, il personaggio interpretato dalla Rose di "Doctor Who" ha subito numerosi cambiamenti, avendo perso tutti i suoi ricordi della vita passata e, per fortuna, anche il fastidioso accento. La vera sorpresa è però arrivata nel corso della stagione, con un monologo da brividi in cui Lily sembra non essere così innocente come appare, e in cui Billie Piper sfoggia tutta la sua bravura, riuscendo ad incutere timore e aprendo la strada per un suo possibile ruolo da villain  nella prossima stagione.



3. Katey Sagal, Gemma Teller in "Sons of Anarchy"
Nonostante un'ultima stagione altalenante, la serie creata da Kurt Sutter è riuscita a lasciare il pubblico nel miglior modo possibile, merito anche delle straordinarie performance del cast: è giusto quindi citare Katey Sagal, da sempre il cuore dello show, e come al solito bravissima nel mostrarci i pensieri, i dubbi, i rimorsi e le convinzioni di Gemma.



2. Uzo Aduba, Suzanne "Crazy Eyes" Warren in "Orange is the New Black"
La rivelazione della prima stagione, la conferma delle sue incredibili capacità nella seconda, e infine la consacrazione in questo terzo anno: Uzo Aduba colpisce per il suo incredibile talento sia nelle scene più drammatiche (come ampiamente dimostrato un anno fa) sia per i suoi fantastici tempi comici (il ripetuto "The Moon" e tutta la storyline del suo manoscritto). Tra le tante, ottime interpretazioni del cast, da segnalare in particolare quelle di Lea DeLaria, fantastica nella puntata dedicata al passato di Big Boo, e soprattutto Adrienne C. Moore, che oltre ad una grande capacità comica, ha sorpreso nel suo sentito discorso in cui spiega il motivo della sua volontà di convertirsi, una scena da applausi.



1. Carrie Coon, Nora Durst in "The Leftovers"
Il miglior personaggio della serie di Damon Lindelof ed una performance straordinaria da parte di Carrie Coon, che ha dato vita ad un personaggio complicato, tra il dolore per la perdita dell'intera famiglia, la voglia di ricominciare e la presenza fissa dei fantasmi del passato, che non le danno la possibilità di andare avanti. La speranza è che una così grande interpretazione possa venir riconosciuta con un meritatissimo Emmy.